El BIO USA ABANDONA LA CERTIFICACIÓN FEDERAL,Disgustados" por el logo USDA, los agricultores dejan su certificado. crando su propia marca: Real Organic Project.

El BIO USA ABANDONA LA CERTIFICACIÓN FEDERAL7 de marzo de 2018 | BIOLÓGICO"Disgustados" por el logo  USDA, los agricultores dejan su certificado. crando su propia marca: Real Organic Project.
El estadounidense orgánico está en auge y vale $ 7,6 mil millones, con un crecimiento que el año pasado fue del 23%. La marca de certificación federal está controlada por el Departamento de Agricultura (USDA).
Una serie de escándalos y la falta de confianza en las actuales políticas agrícolas de la USSDA han estimulado a un grupo de agricultores orgánicos a crear su propia marca: Real Organic Project.



El logo
En los últimos años, las reglas que rigen la legislación de agricultura orgánica han tomado un giro que no fue particularmente apreciado por las pequeñas realidades agrícolas, más comprometidas con la sostenibilidad ambiental, que comenzaron a recuperar el espíritu de la reforma de 1990 (Farm Bill 1990), fundamental, como en Europa, porque dio origen oficialmente a la agricultura que conocemos hoy en día: un sistema integrado de prácticas de producción de plantas y animales con una aplicación específica para satisfacer la necesidad de alimentos; mejorar la calidad ambiental y proporcionar recursos naturales de los que depende la economía agrícola; hacer un uso más eficiente de los recursos no renovables y los recursos in situ e integrar, según corresponda, los ciclos y controles biológicos naturales; apoyar la viabilidad económica de las actividades agrícolas; mejorar la calidad de vida de los agricultores y la sociedad en general

Además, los agricultores no han digerido la intención del USDA de extender la certificación a los cultivos fuera del suelo, como las hidroculturas, o el paso atrás en la ley de bienestar animal que anteriormente se canceló.
"Me uní cuando comencé a ver una gran cantidad de bio tomates orgánicos certificados en el mercado hace cinco años", dice Dave Chapman, un agricultor orgánico de Long Wind Farm, Vermont. "Hemos intentado de buena fe reformar la legislación, pero nos dimos cuenta de que la certificación de hidroponía no era la única falla grave".
"Para muchas personas que han pasado años trabajando duro para construir la integridad orgánica, este es un momento triste. Hemos perdido el timón y la nueva biografía no tendrá mucho que ver con los ideales de pioneros como Albert Howard y Eve Balfour. Tendrá que ver con el dinero. El dinero decidirá lo que se llama "certificación orgánica" y lo que no ".
El esquema del "Proyecto Orgánico Real" incluye una etiqueta adicional por encima de la marca biográfica del USDA, que indica que un proyecto ha sido cultivado de acuerdo con los estándares del Proyecto Real Orgánico.
"Comenzar una nueva certificación no es una tarea trivial, pero ya no podemos encontrar una alternativa". El grupo que constituye el "Proyecto Real Orgánico" está formado por agricultores y académicos de todo el país. La marca "es un intento - explica Champan que el grupo es el vocero" - para crear una etiqueta adicional para el USDA Organic que tendrá más transparencia e integridad en términos de respeto por los valores tradicionales de la agricultura orgánica ". El objetivo del Real Organic Project es abordar cuestiones tales como costos, controles y completar un programa piloto para fines de 2018.
El Real Organic Program también está llevando a cabo otro proyecto, la campaña Just Ask, enfocada en la educación del consumidor, un problema fundamental para las etiquetas de los alimentos. El objetivo es lograr que los consumidores pregunten a las tiendas el origen y las características de los productos en venta, como los tomates hidropónicos y otras referencias en el sector de frutas y verduras.
Proyecto Real Orgánico

http://www.lavitabio.it/2018/03/07/il-bio-usa-abbandona-la-certificazione-federale/

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Inoltre, gli agricoltori non hanno digerito l’intenzione dell’USDA di estendere la certificazione alle coltivazioni fuori suolo, come le idrocolture, o il passo indietro sulla legge per il welfare animale che, approvata precedentemente, è stata cancellata. “Ho aderito quando ho iniziato a vedere, cinque anni fa, un sacco di pomodori idroponici certificati come bio sul mercato,” così Dave Chapman, agricoltore bio della Long Wind Farm, nel Vermont. “Abbiamo cercato davvero in buona fede di riformare la normativa, ma ci siamo resi conto che la certificazione di idroponica non è stato l’unico grave fallimento”. “Per le molte persone che hanno passato anni a lavorare duramente per costruire l’integrità del biologico, questo è un triste momento. Abbiamo perso il timone e il nuovo bio non avrà molto a che fare con gli ideali di pionieri come Albert Howard ed Eve Balfour. Avrà a che fare con i soldi. Il denaro deciderà cosa si chiama “certificazione biologica” e cosa no.” Lo schema ‘Real Organic Project’ prevede un’etichetta aggiuntiva sopra il marchio bio USDA, che indica che un progetto è stato coltivato rispettando gli standard del Real Organic Project. “Avviare una nuova certificazione non è un compito da poco, ma non possiamo più trovare un’alternativa.” Il gruppo che costituisce ‘Real Organic Project’ è composto da agricoltori e accademici provenienti da tutto il paese. Il marchio “è un tentativo – spiega Champan che del gruppo è il portavoce, – di creare un’etichetta aggiuntiva per l’USDA Organic che avrà più trasparenza e integrità in termini di rispetto dei valori tradizionali dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo del Real Organic Project è quello di affrontare temi come costi, controlli, e completare un programma pilota entro la fine del 2018. Il Real Organic Program sta anche conducendo un altro progetto, la campagna Just Ask, incentrata sull’educazione dei consumatori, un problema fondamentale per le etichette alimentari. L’obiettivo è portare i consumatori a chiedere ai negozi la provenienza e le caratteristiche dei prodotti in vendita, come i pomodori idroponici e altre referenze nell’ortofrutta. Real Organic Project

Definiciones de Inoltre, gli agricoltori non hanno digerito l’intenzione dell’USDA di estendere la certificazione alle coltivazioni fuori suolo, come le idrocolture, o il passo indietro sulla legge per il welfare animale che, approvata precedentemente, è stata cancellata. “Ho aderito quando ho iniziato a vedere, cinque anni fa, un sacco di pomodori idroponici certificati come bio sul mercato,” così Dave Chapman, agricoltore bio della Long Wind Farm, nel Vermont. “Abbiamo cercato davvero in buona fede di riformare la normativa, ma ci siamo resi conto che la certificazione di idroponica non è stato l’unico grave fallimento”. “Per le molte persone che hanno passato anni a lavorare duramente per costruire l’integrità del biologico, questo è un triste momento. Abbiamo perso il timone e il nuovo bio non avrà molto a che fare con gli ideali di pionieri come Albert Howard ed Eve Balfour. Avrà a che fare con i soldi. Il denaro deciderà cosa si chiama “certificazione biologica” e cosa no.” Lo schema ‘Real Organic Project’ prevede un’etichetta aggiuntiva sopra il marchio bio USDA, che indica che un progetto è stato coltivato rispettando gli standard del Real Organic Project. “Avviare una nuova certificazione non è un compito da poco, ma non possiamo più trovare un’alternativa.” Il gruppo che costituisce ‘Real Organic Project’ è composto da agricoltori e accademici provenienti da tutto il paese. Il marchio “è un tentativo – spiega Champan che del gruppo è il portavoce, – di creare un’etichetta aggiuntiva per l’USDA Organic che avrà più trasparenza e integrità in termini di rispetto dei valori tradizionali dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo del Real Organic Project è quello di affrontare temi come costi, controlli, e completare un programma pilota entro la fine del 2018. Il Real Organic Program sta anche conducendo un altro progetto, la campagna Just Ask, incentrata sull’educazione dei consumatori, un problema fondamentale per le etichette alimentari. L’obiettivo è portare i consumatori a chiedere ai negozi la provenienza e le caratteristiche dei prodotti in vendita, come i pomodori idroponici e altre referenze nell’ortofrutta. Real Organic Project

Sinónimos de Inoltre, gli agricoltori non hanno digerito l’intenzione dell’USDA di estendere la certificazione alle coltivazioni fuori suolo, come le idrocolture, o il passo indietro sulla legge per il welfare animale che, approvata precedentemente, è stata cancellata. “Ho aderito quando ho iniziato a vedere, cinque anni fa, un sacco di pomodori idroponici certificati come bio sul mercato,” così Dave Chapman, agricoltore bio della Long Wind Farm, nel Vermont. “Abbiamo cercato davvero in buona fede di riformare la normativa, ma ci siamo resi conto che la certificazione di idroponica non è stato l’unico grave fallimento”. “Per le molte persone che hanno passato anni a lavorare duramente per costruire l’integrità del biologico, questo è un triste momento. Abbiamo perso il timone e il nuovo bio non avrà molto a che fare con gli ideali di pionieri come Albert Howard ed Eve Balfour. Avrà a che fare con i soldi. Il denaro deciderà cosa si chiama “certificazione biologica” e cosa no.” Lo schema ‘Real Organic Project’ prevede un’etichetta aggiuntiva sopra il marchio bio USDA, che indica che un progetto è stato coltivato rispettando gli standard del Real Organic Project. “Avviare una nuova certificazione non è un compito da poco, ma non possiamo più trovare un’alternativa.” Il gruppo che costituisce ‘Real Organic Project’ è composto da agricoltori e accademici provenienti da tutto il paese. Il marchio “è un tentativo – spiega Champan che del gruppo è il portavoce, – di creare un’etichetta aggiuntiva per l’USDA Organic che avrà più trasparenza e integrità in termini di rispetto dei valori tradizionali dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo del Real Organic Project è quello di affrontare temi come costi, controlli, e completare un programma pilota entro la fine del 2018. Il Real Organic Program sta anche conducendo un altro progetto, la campagna Just Ask, incentrata sull’educazione dei consumatori, un problema fondamentale per le etichette alimentari. L’obiettivo è portare i consumatori a chiedere ai negozi la provenienza e le caratteristiche dei prodotti in vendita, come i pomodori idroponici e altre referenze nell’ortofrutta. Real Organic Project

Ejemplos de Inoltre, gli agricoltori non hanno digerito l’intenzione dell’USDA di estendere la certificazione alle coltivazioni fuori suolo, come le idrocolture, o il passo indietro sulla legge per il welfare animale che, approvata precedentemente, è stata cancellata. “Ho aderito quando ho iniziato a vedere, cinque anni fa, un sacco di pomodori idroponici certificati come bio sul mercato,” così Dave Chapman, agricoltore bio della Long Wind Farm, nel Vermont. “Abbiamo cercato davvero in buona fede di riformare la normativa, ma ci siamo resi conto che la certificazione di idroponica non è stato l’unico grave fallimento”. “Per le molte persone che hanno passato anni a lavorare duramente per costruire l’integrità del biologico, questo è un triste momento. Abbiamo perso il timone e il nuovo bio non avrà molto a che fare con gli ideali di pionieri come Albert Howard ed Eve Balfour. Avrà a che fare con i soldi. Il denaro deciderà cosa si chiama “certificazione biologica” e cosa no.” Lo schema ‘Real Organic Project’ prevede un’etichetta aggiuntiva sopra il marchio bio USDA, che indica che un progetto è stato coltivato rispettando gli standard del Real Organic Project. “Avviare una nuova certificazione non è un compito da poco, ma non possiamo più trovare un’alternativa.” Il gruppo che costituisce ‘Real Organic Project’ è composto da agricoltori e accademici provenienti da tutto il paese. Il marchio “è un tentativo – spiega Champan che del gruppo è il portavoce, – di creare un’etichetta aggiuntiva per l’USDA Organic che avrà più trasparenza e integrità in termini di rispetto dei valori tradizionali dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo del Real Organic Project è quello di affrontare temi come costi, controlli, e completare un programma pilota entro la fine del 2018. Il Real Organic Program sta anche conducendo un altro progetto, la campagna Just Ask, incentrata sull’educazione dei consumatori, un problema fondamentale per le etichette alimentari. L’obiettivo è portare i consumatori a chiedere ai negozi la provenienza e le caratteristiche dei prodotti in vendita, come i pomodori idroponici e altre referenze nell’ortofrutta. Real Organic Project

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Traducciones de Inoltre, gli agricoltori non hanno digerito l’intenzione dell’USDA di estendere la certificazione alle coltivazioni fuori suolo, come le idrocolture, o il passo indietro sulla legge per il welfare animale che, approvata precedentemente, è stata cancellata. “Ho aderito quando ho iniziato a vedere, cinque anni fa, un sacco di pomodori idroponici certificati come bio sul mercato,” così Dave Chapman, agricoltore bio della Long Wind Farm, nel Vermont. “Abbiamo cercato davvero in buona fede di riformare la normativa, ma ci siamo resi conto che la certificazione di idroponica non è stato l’unico grave fallimento”. “Per le molte persone che hanno passato anni a lavorare duramente per costruire l’integrità del biologico, questo è un triste momento. Abbiamo perso il timone e il nuovo bio non avrà molto a che fare con gli ideali di pionieri come Albert Howard ed Eve Balfour. Avrà a che fare con i soldi. Il denaro deciderà cosa si chiama “certificazione biologica” e cosa no.” Lo schema ‘Real Organic Project’ prevede un’etichetta aggiuntiva sopra il marchio bio USDA, che indica che un progetto è stato coltivato rispettando gli standard del Real Organic Project. “Avviare una nuova certificazione non è un compito da poco, ma non possiamo più trovare un’alternativa.” Il gruppo che costituisce ‘Real Organic Project’ è composto da agricoltori e accademici provenienti da tutto il paese. Il marchio “è un tentativo – spiega Champan che del gruppo è il portavoce, – di creare un’etichetta aggiuntiva per l’USDA Organic che avrà più trasparenza e integrità in termini di rispetto dei valori tradizionali dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo del Real Organic Project è quello di affrontare temi come costi, controlli, e completare un programma pilota entro la fine del 2018. Il Real Organic Program sta anche conducendo un altro progetto, la campagna Just Ask, incentrata sull’educazione dei consumatori, un problema fondamentale per le etichette alimentari. L’obiettivo è portare i consumatori a chiedere ai negozi la provenienza e le caratteristiche dei prodotti in vendita, come i pomodori idroponici e altre referenze nell’ortofrutta. Real Organic Project

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